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STABILE E ARCHIVOLTO “INSIEME” PER LA STAGIONE 2017/2018
Presentato stamattina il primo grande passo verso la fusione dei due teatri: in cartellone Alessandro Gassmann, Claudio Bisio, Eros Pagni, Silvio Orlando, Neri Marcorè e Alessandro Baricco
Sessanta titoli tra le migliori proposte del panorama italiano e internazionale, quattro sale tra Corte, Duse, Modena e Mercato, diciassette produzioni tra nuovi allestimenti e riprese e un unico obiettivo comune: far diventare Genova una delle capitali italiane ed europee del teatro. Questi i primi numeri della sinergia tra Teatro Stabile e Teatro dell’Archivolto, un progetto che porterà a una fusione tra i due teatri ormai quasi del tutto definitiva. «Questo è un grande giorno per Genova – spiega Angelo Pastore, direttore dello Stabile – la nuova stagione rappresenta il primo vero passo verso l’unione che stiamo aspettando da anni, una sinergia che trasformerà Genova in capitale del teatro».
Non poteva essere altro che “Insieme” il titolo scelto per la nuova stagione 2017/2018, che avrà come protagonisti Alessandro Gassmann, Gabriele Lavia, Claudio Bisio, Eros Pagni, Silvio Orlando, Neri Marcorè e Gioele Dix, solo per citarne alcuni. Un cartellone congiunto tra nuova drammaturgia, classici, teatro civile, commedia, musica, letteratura, danza; parole chiave tradizione e innovazione. Diciassette gli spettacoli di produzione tra nuovi allestimenti e riprese. Si inizia con una produzione internazionale “Fine dell’Europa”(Teatro Duse 11-20 ottobre), un dittico sul concetto di fine della famiglia, della civiltà, dell’Occidente e dei suoi valori, prodotto dal Teatro Stabile di Genova insieme a la Comédie de Reims, il Teatro di Liegi e la Comédie de Caen e interpretato da una compagnia multietnica. Si prosegue alla Corte con “Il nome della rosa” (17-29 ottobre), il capolavoro di Umberto Eco riadattato da Stefano Massini e diretto da Leo Muscato; dal 19 ottobre al 5 novembre il Teatro Modena si trasformerà – pubblico sul palco e platea svuotata delle poltroncine – per fare spazio alle suggestive scene di Marcello Chiarenza – per “Spoon River”, lo spettacolo di teatro e danza che Giorgio Gallione ha creato intrecciando i testi di Edgar Lee Masters con le canzoni di Fabrizio De André a essi ispirate.
Scorrendo il calendario troviamo diverse nuove co-produzioni dello Stabile genovese: dal 21 novembre al 3 dicembre Eros Pagni è il protagonista di “Sei personaggi in cerca d’autore”, diretto da Luca De Fusco e coprodotto con lo Stabile di Napoli. Dal 20 febbraio al 4 marzo Valerio Binasco – recentemente nominato direttore artistico dello Stabile di Torino ma artisticamente parte integrante della famiglia del Teatro di Genova – con “Night bar” porta in scena tre atti unici di Harold Pinter, Il calapranzi, Tess e L’ultimo ad andare via, mentre dal 13 al 18 marzo Gabriele Lavia dirige ed è il protagonista de “Il padre” di August Strindberg, co-produzione con il Teatro della Toscana. La collaborazione con la Comédie de Caen prosegue con “M come Méliès”, magico e appassionato omaggio al genio visionario di Georges Méliès, uno dei padri del cinema, firmato da Marcial Di Fonzo Bo e da Élise Vigier (al Teatro Duse dal 15 al 18 febbraio).
Il Teatro dell’Archivolto porta in scena al Teatro della Corte due tra gli spettacoli di maggior successo delle ultime stagioni: “Father and son”, tratto da “Gli sdraiati” di Michele Serra, protagonista Claudio Bisio (16-21 gennaio) e “Quello che non ho” (13-18 febbraio) con Neri Marcorè impegnato a raccontare il nostro tempo tra parola e musica con due speciali compagni di viaggio, Pier Paolo Pasolini e Fabrizio De Andrè. “Mistero buffo” di Dario Fo, nell’apprezzata rivisitazione di Ugo Dighero, sarà in scena invece al Teatro Duse dal 9 al 14 gennaio. Il 27 gennaio alla Sala Mercato debutta invece “Razza d’italiani. Memorie di ebrei nell’Italia fascista”, il nuovo monologo di Giorgio Scaramuzzino, che affronta il tema dell’antisemitismo rivolgendosi in primis alle nuove generazioni.
Un’altra nuova produzione Teatro Stabile di Genova è “Mediterraneo” (23-28 gennaio Teatro Duse), storie e canzoni del mare nostrum in compagnia di Pino Petruzzelli e dei Radiodervish. Tornano, a grande richiesta, alcuni spettacoli che hanno debuttato nella passata stagione incontrando un particolare gradimento del pubblico: la travolgente commedia “Le prénom” diretta da Antonio Zavatteri (Duse 30 gennaio-4 febbraio); il pluripremiato “Geppetto e Geppetto” di Tindaro Granata, sul tema della genitorialità nell’era della stepchild adoption (Sala Mercato 22-25 novembre); “Il borghese gentiluomo” (Teatro della Corte) 7-12 novembre, capolavoro molieriano portato in scena in chiave moderna da Filippo Dini (tre settimane di sold-out nella passata stagione); e infine il dramma romantico diretto da Marco Sciaccaluga “Intrigo e amore” (Corte 27 febbraio-3 marzo), che Schiller scrisse a soli 24 anni.
Per il cartellone completo visitare i siti: teatrostabilegenova.it, archivolto.it. Parte oggi anche la campagna abbonamenti, che offre la possibilità di assistere agli spettacoli servendosi di un unico abbonamento, da comporre liberamente scegliendo fra le quattro sale.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
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