San Martino, l’orizzonte del futuro passa da un masterplan

Di il 6 Luglio 2018
Dove Salute

GENOVA – Un grande piano di sviluppo logistico, funzionale e urbanistico, volto a far crescere il San Martino e renderlo sempre più funzionale per i cittadini. Il masterplan presentato oggi dal Policlinico, stilato in collaborazione  Regione Liguria, con l’Università e il Comune di Genova, va a toccare diversi ambiti, dagli spazi del DEA alla riprogettazione della viabilità interna.

 

A quasi cent’anni dall’apertura, il San Martino si avvicina così a una rivoluzione «che parte da un credo fondamentale – spiega l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale – in linea con la riforma del sistema sanitario ligure, che pone al centro dell’hub regionale il San Martino. Siamo riusciti ad affiancare a oncologia un’altra seconda eccellenza: quella in neuroscienze. Il San Martino si conferma sempre più un luogo di ricerca pura e didattica di livello nazionale». L’idea di fondo è quella di rinnovare sia l’ospedale, sia la città che lo circonda. Gli ospedale moderni devono sempre più offrire servizi dinamici coordinati col territorio, sia in accesso che in uscita. Tra 6-8 mesi, alla conclusione del progetto “Orizzonte San Martino”, potrebbe esser presentato un piano organico e moderno, per pianificare e realizzare gradualmente il prossimo San Martino.

 

Gli ambiti prioritari del progetto

  • Ampliare e organizzare gli spazi del Dea, per concentrare i servizi di emergenza del San Martino e collegarli ai percorsi della rete territoriale del Dipartimento Interaziendale di Emergenza e Urgenza con le funzionalità e l’efficienza di un DEA di II livello. Tempi di realizzazione: entro il 2024. Costi stimati, 30 milioni di euro.
  • Riorganizzazione dei servizi psichiatrici, per riunire in un unico padiglione la Clinica psichiatrica con i servizi psichiatrici di diagnosi e cura del San Martino. Tempi di realizzazione: cinque anni. Costi stimati: tra i 5 e i 6 milioni di euro.
  • Riprogettazione della sistematica ristrutturazione e riorganizzazione dei servizi e delle aree di degenza del monoblocco.
  • Progettazione di servizi per pazienti ambulatoriali, tecnicamente detti di “Outpatient Clinic”, collegati con i servizi di trasporto e di viabilità esterni, in modo da permettere ai pazienti che ne usufruiscono di accedervi facilmente senza dover entrare nella cinta ospedaliera.
  • Riprogettazione della viabilità interna, del sistema dei parcheggi interni ed esterni, in collegamento con la programmazione del Comune, in modo da migliorare accessibilità e viabilità anche del quartiere
  • Riprogettazione dei servizi funerari in spazi più funzionali degli attuali.

 

(C.S.)

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