Modena, in scena il “Pueblo” di Ascanio Celestini

Di il 21 Marzo 2018
Piero Tauro

GENOVA – Ascanio Celestini torna nella Superba con il suo nuovo spettacolo, “Pueblo”, in scena al Teatro Gustavo Modena dal 22 al 24 marzo (giovedì ore 19.30, venerdì e sabato ore 21). Coprodotto con il Festival RomaEuropa 2017, che ne ha visto il debutto, presentato in una versione francese dal Théâtre National di Bruxelles e dal Théâtre du Rond Point di Parigi, questo nuovo monologo, in cui Celestini è accompagnato dalle musiche originali del fisarmonicista Gianluca Casadei, si presenta come il secondo capitolo di una trilogia iniziata con Laika.

 

La protagonista di Pueblo è Violetta. Cassiera in un supermercato, dove fatica ad alzarsi anche solo per andare in bagno, la ragazza immagina di essere una regina, i cui sudditi sono i clienti che la omaggiano con le merci che depositano sul suo bancone. La sua storia si intreccia a quella di una barbona che rimpiange un uomo a cui ha voluto molto bene (un africano che lavorava come facchino), alle vicende di uno zingaro conosciuto da bambina e rincontrato da adulta e altri ancora. Tutti quanti finiscono per ritrovarsi nello stesso bar di periferia, uno di quelli con le slot machine, gestito da un ex prostituta, altra figura chiave di Pueblo.

 

Il supermercato, il bar, il marciapiede, la periferia intesa come margine del mondo ma anche isola dove l’umanità è più forte, più viva e visibile proprio perché nessuno la guarda: questo è l’universo ritratto da Celestini in Pueblo. Violetta non è solo uno dei personaggi della storia, ma incarna un mondo di disillusioni, di sogni traditi e di vite vissute tra la fatica del quotidiano e la bellezza delle persone che vi si incontrano. «Come già in Laika – spiega Celestini nelle note di regia – anche i personaggi di Pueblo non hanno alcun potere e spesso stentano per sopravvivere, ma si aspettano continuamente che prima o poi accadrà qualcosa di prodigioso. E ci credono talmente tanto che alla fine il prodigio accade. Ignorano il potere di Dio e degli eserciti, la loro forza e la loro debolezza sono la stessa cosa. Porto in scena la loro realtà sperando che chi viene a teatro, indipendentemente dalla sua situazione personale, possa identificarsi in un barbone o in una prostituta rumena non perché vive la stessa condizione sociale, ma la stessa condizione umana».

 

Biglietti da 12 a 25 euro. Venerdì 23 marzo alle ore 17.30 Ascanio Celestini incontrerà il pubblico insieme ad Antonio Ferrari, autore del romanzo verità sul caso Moro “Il segreto” (Chiarelettere). Ingresso libero.

 


Per ulteriori informazioni e prenotazioni:

Sito Web Teatro Stabile

Sito Web Teatro dell’Archivolto

 

(C.S.)

 

 

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