MANU “MAI SCESO A COMPROMESSI CON NESSUNO”. INTERVISTA COL CANTAUTORE POP R&B DI SASSO

Di il 16 Febbraio 2018

Dalla frazione di Bordighera al pubblico di tutta Italia. La storia di una scalata fatta di sacrificio e amore per la musica.

di Marianna Mancini

 

«È iniziato tutto il 28 maggio del 2013…» sono passati 5 anni dal suo primo Ep autoprodotto (Doubleface, 6 brani), e ne ha fatta di strada Emanuele Gallo, in arte Manu, che in realtà alla musica dedica anima e corpo da quando ha 14 anni. «Tuffarmi e pubblicare le mie canzoni rappresentava l’ultima spiaggia per poter raggiungere il cuore del pubblico», e la sorte non gli ha voltato le spalle.

 

Ad oggi i numeri parlano chiaro: 170 mila seguaci su Youtube, un milione e mezzo di visualizzazioni per Distanza 0, singolo estratto dall’omonimo album pubblicato il 30 novembre 2017, 39esimo posto nella classifica di gradimento in radio per Flashback, anch’essa contenuta in Distanza 0. «Ma sento che manca ancora qualcosa».

Non basta il talento per avere successo, questo Manu lo sa bene, senza dedizione e sacrificio è impossibile arrivare lontano. «Sono partito da Youtube, quando non era ancora il colosso dell’industria musicale che oggi è diventato. Facevamo i video nelle nostre camerette, condividendo la nostra passione per la musica, ed è così che io mi sono messo in gioco, e ho raccolto attorno a me una comunità alla quale sono ancora legatissimo». Comunità che nel frattempo si è allargata fino a diventare un’«armata», come lui stesso ama definirla.

 

Da allora sono cambiate molte cose, come ci spiega critico «Oggi Youtube, e non solo, è completamente appannaggio delle multinazionali dell’industria musicale. Le major danno visibilità a chi la compra, e le piattaforme in cui un tempo trovavano spazio gli appassionati come me ora sono un semplice spazio di sponsorizzazione». La prima ricaduta negativa? «L’omologazione. I giovani non hanno più né voglia né capacità di scoprire da soli quale musica ascoltare, quali sono i loro reali gusti. Un algoritmo decide per loro qual è la tendenza del momento, e loro si adeguano alle mode passeggere».

E tuttavia il cantautore di Sasso non rinnega nulla della sua esperienza «Certo, per me è stata una vetrina importante, ma sentivo il bisogno di prendere le distanze da quel mondo che non mi rappresentava, da quelle logiche di mercato che azzeravano la mia musica». Così, ha fatto un passo indietro, continuando a condividere la sua musica, stavolta non con un tasto ma da un palco, guardando il suo pubblico negli occhi. «Devo ringraziare chi ha creduto in me, con la creazione di una S.r.l. -la ManuProduction, etichetta di Distanza 0, Ndr- che mi ha permesso di raggiungere sempre più persone e fasce di età estranee alle logiche del web».

 

Qualche sassolino dalla scarpa Manu però se lo vuole togliere, proprio a partire dalla musica contemporanea. «Oggi la trap va per la maggiore. Io sono ligure, vengo da una tradizione di cantautorato che trasmette, attraverso la musica e la poesia, una serie di valori condivisi. Sentire che oggi ci si debba rispecchiare nei testi di questa generazione di rapper, fatta solo di droghe e violenza, mi lascia l’amaro in bocca». Un motivo in più per continuare la sua battaglia.

 

La lezione, una su tutte, che ci impartisce questo giovane musicista: «L’unico modo per realizzare i tuoi sogni è rincorrerli, sacrificando tutto. Mi sono rinchiuso a lungo, solo per comporre, e nel frattempo ho perso tutto, tempo libero, amici, amore». Il sogno chiamava, e Manu ha risposto. «Se ne è valsa la pena? Sì, ma non mi sento ancora arrivato. Posso dare di più, ed è quello che farò». Chapeau.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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