La vera storia del rinoceronte Dürer in scena all’Archivolto

Di il 2 Marzo 2018

GENOVA –  L’edizione 2017/18 della rassegna per bambini Sabato a teatro si chiude il 3 marzo con lo spettacolo Ganda – la vera storia del rinoceronte di Dürer, in scena alla sala Mercato (piazza Modena 3) alle ore 16. Scritto e diretto da Giorgio Scaramuzzino, lo spettacolo si basa sull’unione di narrazione e immagini create e animate dal vivo. Giorgio Scaramuzzino conduce il gioco invitando i bambini a interagire, mentre il pluripremiato illustratore Gek Tessaro con chine, inchiostri, colori in polvere e pennelli crea dal vivo stupefacenti disegni, che vengono animati e proiettati su un grande schermo, grazie all’ausilio di una lavagna luminosa.

 

La storia dello spettacolo si ispira a un fatto storico: nel Cinquecento un rinoceronte viene ritrovato spiaggiato sulle coste liguri tra la meraviglia della popolazione. Trasportato in Portogallo dalle colonie africane, l’animale, il primo mai visto in Europa sino a quel momento, era stato inviato in dono al Papa dal Re del Portogallo. In realtà, la nave fece naufragio e il rinoceronte non arrivò mai a destinazione. La sua immagine, però, divenne celebre, perché servì da modello alla famosa xilografia che ne fece il pittore e incisore tedesco Albrecht Dürer, un ritratto che per secoli rimase l’unica iconografia dell’esotico quadrupede.

 

Colorato e ricco di musica, Ganda ha ricevuto la menzione speciale al festival Giocateatro 2011 per l’equilibrio tra il racconto orale e la narrazione per immagini.

 

Lo spettacolo sarà preceduto (alle ore 15) da Giochiamo con gli adesivi, laboratorio grafico a cura di Visual’ Think Officina Creativa e dal Truccabimbi.

 

Biglietti 8 euro, bambini 6 euro, con la Carta Sabato a teatro 5 euro.

Info e biglietteria 010 412 135 / 010 6592 220, promo@archivolto.it  www.archivolto.it

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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