Incontri a Palazzo Ducale nell’ambito del 56° Salone Nautico

Di il 21 Settembre 2016

In occasione del 56° Salone Nautico Internazionale di Genova per la prima volta Palazzo Ducale ospiterà nel Cortile Maggiore un’installazione di progetti genovesi e mediterranei legati all’utilizzo del mare e della vela in chiave educativa, riabilitativa, formativa e solidaristica.

Dal 22 al 25 settembre alcune imbarcazioni, derive, canoe e gozzi con pannelli esplicativi e alcuni video racconteranno a genovesi e turisti i percorsi di mare e vela solidali nati a Genova alla metà degli anni Ottanta rivolti soprattutto a giovani seguiti dai servizi socio assistenziali e sanitari.

L’intreccio tra il mar Ligure e il Mediterraneo e il senso del “mare e vela solidale” sarà il tema dell’incontro che si terrà sabato 24 settembre dalle ore 10 alle 13 nel salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale alla presenza dell’assessore alle politiche socio-sanitarie del Comune di Genova Emanuela Fracassi e moderato dal giornalista del Secolo XIX Eugenio Agosti. Parteciperanno lo scrittore Alberto Cavanna, profondo conoscitore del mare e dei suoi mestieri autore del libro La nave delle anime perdute (finalista al Premio Bancarella), la giornalista Carlotta Dazzi velista impegnata nel volontariato che lo scorso anno ha soccorso migranti naufragati sull’isola greca di Pserimos, lo psichiatra Luigi Ferrannini, che – quando era responsabile del Servizio Salute Mentale della ASL3 genovese-  è stato l’anima del progetto Matti per la Vela, Rino Ponte educatore e formatore dell’equipe del progetto formativo/lavorativo Moby Dick, Enzo Pastore presidente dell’Unione Italiana Vela Solidale e Mauro Pandimiglio presidente di Handy Cup Onlus e promotore di un progetto di vela per i bambini di Gaza-Palestina.

Il progetto Cercando Calipso ha permesso a centinaia di ragazzi (130 solo nell’ultimo anno) che frequentano i servizi socio educativi territoriali del Comune di Genova di vivere un’esperienza straordinaria fatta di uscite in mare pomeridiane su derive, barche d’altura e canoe e navigazioni vivendo l’emozione di avere un’imbarcazione come casa. Grande attenzione negli anni è stata dedicata allo sviluppo di percorsi che coniugassero gli aspetti educativi e riabilitativi della navigazione con la creazione di momenti formativi in grado di rimettere nelle mani dei giovani i mestieri marinareschi e apprendere cosa significhi fare il marinaio oggi.

L’importanza di un lavoro di rete capillare in questi progetti è testimoniata dal fatto che a Genova è stata fondata nel 2003 l’Unione Italiana Vela Solidale, network che raccoglie 30 associazioni italiane e che nel 2004, in occasione di Genova Capitale Europea della Cultura, ha ospitato la quarta edizione di Handy Cup-la regata per tutti.

Tra il 2013 e il 2015, con il progetto formativo Moby Dick promosso dall’associazione Non Solo Vela onlus, è stata vinta una scommessa che ha portato quattordici giovani tra i 19 e i 26 anni alla frequenza di tirocini formativi trimestrali presso aziende del settore (cantieri, stabilimenti balneari, imbarcazioni da pesca e da diporto e porticcioli turistici) aprendo le porte al mondo del lavoro a 8 di loro. Nell’autunno di quest’anno è prevista la partenza di un altro progetto formativo denominato Le vie del mare promosso dalla stessa onlus e sostenuto dalla Costa Crociere Foundation.

C.S.

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