IL SOLDATO JAMES BLUNT COMMUOVE L’ARENA DEL MARE: LA FOTOGALLERY

Di il 11 Luglio 2018
Emilio Scappini

Dopo l’ultimo album di grande successo del 2017, “The Afterlove”, il cantante britannico è sbarcato ieri a Genova

 

GENOVA – Non è partito con le consuete note d’amore il concerto all’Arena del Mare di James Blunt. Il cantautore “soldato” (negli anni Novanta prestò servizio militare” ha esordito con “Someone Singing Along”, dedicata ai bambini siriani, da anni vittime della guerra.

 

James Hillier Blunt nasce nell’ospedale militare di Tidworth, cittadina nei pressi di Salisbury in Inghilterra, il 22 febbraio 1974. La una famiglia serve le forze armate inglesi da generazioni e il piccolo James cresce in una casa che non possiede neppure un lettore CD. La passione per la musica si manifesta in occasione della prima trasferta duratura, quando James si sposta alla Harrow School, appena fuori Londra, a sufficiente distanza dalla casa paterna. Lì impara a suonare il piano, poi partecipa ad un musical allestito dalla scuola. Da quel giorno la musica inizia a fargli compagnia assiduamente: arrivano così le prime infatuazioni per i Queen e i Dire Straits. A 14 anni James prende in mano la chitarra di un amico e incomincia a suonarla ascoltando “Nevermind” dei Nirvana. Subito dopo scrive la sua prima canzone.

 

La galleria fotografica del concerto a cura di Emilio Scappini

 

Dopo aver studiato Ingegneria Aerospaziale e Sociologia alla Bristol University, James entra nella Regia Accademia Militare di Sandhurst, dove diventa ufficiale dell’esercito inglese. E proprio come primo ufficiale britannico entra a Pristina, in Kosovo, alla testa di una colonna di 30.000 soldati inviati con il solo scopo di mantenere la pace. “No bravery”, la canzone che chiude il suo album di debutto, “Back to Bedlam”, viene scritta nel 1999 proprio in un campo militare in Kosovo, dove James si trovava come ufficiale in avanscoperta per l’esercito britannico. Di giorno, di pattuglia a Pristina, James tiene la chitarra agganciata all’esterno del suo carro armato. Di notte, se la porta nella sua camerata, dove scrive della sua vita di ventiduenne difensore della pace nel periodo immediatamente successivo ad una delle guerre civili più sanguinose del decennio.

 

Nel 2002 James lascia l’esercito per diventare un musicista a tempo pieno. Armato solo di alcuni “demo scadenti” inizia a fare ascoltare le sue cose, ottenendo sia un contratto di management sia di edizioni in pochi mesi. Nel Settembre 2003 James vola in California per registrare il suo album, quello che poi è diventato “Back to Bedlam“, sotto la guida del produttore Tom Rothrock. L’album riscuote un incredibile successo, permettendo a Blunt di trasferirsi a vivere a Ibiza e di concentrarsi sul suo successore: “All the lost souls” esce nel 2007, trainato da un altro singolo di discreto successo, “1973”. Il terzo, “Some kind of trouble“, viene invece realizzato nel 2010, mentre la quarta fatica discografica, “Moon Landing“, esce nel 2013. Nel 2017 esce poi “The Afterlove“.

 

(C.S.)

Su Emilio Scappini

Istrionico, poliedrico, sempre sul pezzo. Per lui la fotografia è un'arte e una missione. Ha fatto di un hobby una passione trasformando ogni immagine in un ritratto da incorniciare. È la perfetta sintesi di esperienza ed entusiasmo al servizio della redazione.

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento