Il pianista russo Arcadi Volodos suona al Teatro Carlo Felice

Di il 14 Marzo 2019

GENOVA – Il pianista Arcadi Volodos sarà l’ospite del diciannovesimo concerto della Stagione GOG 2018-2019, lunedì 18 marzo al Teatro Carlo Felice alle ore 21.

 

 

L’artista, di ritorno sul palco genovese dopo 3 anni, possiede immaginazione, sentimento e una tecnica fenomenale che gli permettono di realizzare a pieno le sue idee espressive pianoforte. Il virtuosismo sconfinato, il senso del ritmo unico e l’uso poetico dei colori rendono Volodos narratore di storie intense dal linguaggio senza limiti. Nel suo programma ci proporrà musiche di Schubert, Rachmaninov e Skrjabin. 

Arcadi Voldos

Nato a Leningrado nel 1972, ArcadiVolodos ha cominciato i suoi studi musicali con lezioni di canto e di direzione orchestrale. A partire dal 1987 ha intrapreso lo studio serio e strutturato del pianoforte al Conservatorio di San Pietroburgo, perfezionandosi in seguito con Galina Egiazarova al Conservatorio di Mosca e successivamente a Parigi e Madrid. Sin dal debutto a New York nel 1996, Volodos ha lavorato con le maggiori orchestre tra cui Berliner Philharmoniker, Israel Philharmonic, Philharmonia, New York Philharmonic, Munich Philharmonic, Royal Concertgebouw, Staatskapelle Dresden, Orchestre de Paris, Leipzig Gewandhausorchester, Zurich Tonhalle Orchestra, Boston e Chicago Symphony.

Arcadi Volodos (foto di Ali Schafler)

Numerose le collaborazioni con i più importanti direttori tra cui Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, James Levine, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Jukka-Pekka Saraste, Paavo Järvi, Christoph Eschenbach, Semyon Bychkov e Riccardo Chailly. I recital per pianoforte sono sempre stati al centro della vita artistica di Volodos. Il suo repertorio include i grandi classici della tradizione pianistica tra cui Schubert, Schumann, Brahms, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, Scriabin, Prokofiev e Ravel, assieme a opere meno note di Mompou, Lecuona e de Falla. Volodos si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale da concerto europee. La stagione 2018- 19 lo vedrà alla Konzerthaus di Vienna, al Concertgebouw di Amsterdam, al Barbican Centre di Londra, al Théâtre des Champs Elysées a Parigi, all’Elbphilharmonie di Amburgo, alla Herkulessaal di Monaco, alla Tonhalle di Zurigo, a Santa Cecilia a Roma, alla Philharmonie di Colonia, al Bozar di Bruxelles, all’Opera House di Oslo e in tante altre sale. Con orchestra sarà invece con alla Tonhalle Orchestra di Zurigo diretto da Paavo Jarvi, all’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino con Christoph Eschenbach, al Teatro alla Scala di Milano con Michele Mariotti, all’Orquesta National de España con David Afkham e all’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo con Kazuki Yamada. Nel 1999 il disco del suo debutto alla Carnegie Hall di New York (Sony Classical) è stato premiato con il Gramophone Award. Da quel momento Arcadi Volodos ha inciso numerosi altri album tutti accolti calorosamente dalla critica internazionale. Tra questi spiccano Volodos – Schubert, solo piano works, un’interpretazione rivelatoria del compositore austriaco, Rachmaninov Concerto n. 3 con i Berliner Philharmoniker e James Levine e Čajkovskij Concerto n. 1 con Seiji Ozawa e Volodos Plays Listz vincitore di numerosi premi discografici. Nel 2010 viene pubblicato il CD/DVD Volodos in Vienna e nel 2013 arriva un altro grande successo con l’album Volodos Plays Mompou, dedicato alla musica del compositore spagnolo Frederic Mompou, vincitore del Gramophone Award e dell’Echo Preis. Nell’aprile 2017 Sony Classical ha pubblicato Volodos Plays Brahms con l’interpretazione delle opere 76, 117 e 118. L’album è stato immediatamente considerato punto di riferimento nel panorama musicale e premiato a novembre 2017 con due tra i maggiori premi discografici, Edison Classical Award e Diapason d’Or, e recentemente con il prestigioso Gramophone Award 2018 come miglior incisione strumentale dell’anno. 

Per info

Uffici G.O.G. Galleria Mazzini, 1/1° dal lunedì al venerdì 10 – 16

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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