Goa-Boa Festival 2014: sei serate di musica per tutti i gusti

Di il 21 Luglio 2014

Testi e foto di Sabrina Colandrea

Si è appena conclusa l’ultima edizione del “Goa-Boa Festival”, che con il 2014 è arrivato a spegnere tredici candeline, nonostante qualche anno di stop. Dall’esordio – nel 1998 – a oggi, ci sono stati non pochi cambiamenti, come il trasferimento del palco dall’area di Campi al Porto Antico, ma la rinnovata formula del Festival non ne ha minato il successo.Goa-Boa Festival 2014
Anzi, per sei serate, da lunedì 14 a sabato 19 luglio, la suggestiva location dell’arena del Mare ha visto esibirsi grandi artisti della scena locale, nazionale e internazionale, con un buon riscontro da parte del pubblico. Il Porto di Genova ha echeggiato di sound per tutti i gusti: dall’apertura, con l’esibizione del cantautore romano Alessandro Mannarino, supportato dalla band genovese Ex-Otago e dal dj-set, a suon di balkan beat, gipsy groove, russian ska e tarantella, di Dj Pravda & Chef Berna, allo show circense del rapper pugliese Caparezza, preceduto dai live dei locali Magellano e del “poeta” Edipo.

Nel mezzo ci sono state la serata reggae di martedì, durante la quale si sono esibiti i Mellow Mood, la band genovese Pedro Navaja Soundmachine e i salentini Sud Sound System, sul palco con la Bag a riddim band.
E poi ancora il pop-blues dello scozzese Paolo Nutini, atteso con impazienza da uno stuolo di giovani fan. Sempre nella serata di mercoledì il palco del Goa-Boa ha visto esibirsi anche il gruppo indie-rock inglese The Rainband, il cui frontman, Martin Finnegan, ha mostrato di masticare l’italiano e ha dedicato una canzone al compianto pilota motociclistico Marco Simoncelli.

Le luci della centrale elettrica al Goa-Boa 2014
Giovedì è stata senz’altro una delle serate più partecipate: in aggiunta all’opening in stile punk dei 1000 degrees, Vasco Brondi delle Luci della centrale elettrica e gli Afterhours, emblema della musica alternativa italiana, hanno concesso ai fan due ottimi concerti al prezzo di uno. Non solo, la band capitanata da Manuel Agnelli è tornata sul palco per ben due bis, continuando a rockeggiare fino all’una di notte.

Venerdì sera gli amanti del genere hip hop hanno avuto pane per i loro denti, grazie alle esibizioni della genovese Blazers Crüe – Radici urbane e del rapper Salmo. Sul palco del Goa-Boa sono poi saliti ICani, che su Facebook si autodefiniscono “l’ennesimo gruppo pop romano”, e infine Remi Kabaka, l’atteso percussionista dei Gorillaz, che ha deliziato i presenti con il progetto di musica elettronica Gorillaz Sound System. Non una cover band ma un collettivo approvato da Damon Albarn & company, composto anche da un dj e da un visual director.

Blazers Crüe @ Goa-Boa 2014
Insomma, il Goa-Boa Festival 2014 ha proprio accontentato tutti, con la “cittadella” costruita tutt’intorno all’area del palco, fatta di stand di abbigliamento, birra ghiacciata e focaccia al formaggio, con la vista mozzafiato sulla Lanterna e sul porto – accompagnata da un pizzico d’ansia al passaggio delle navi da crociera dietro il cantante di turno, ma soprattutto con l’ampia scelta musicale offerta al pubblico, che di certo non mancherà l’appuntamento con la prossima edizione.

 

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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