Festival Teatrale dell’Acquedotto, parte il crowdfunding per la kermesse estiva

Di il 14 Maggio 2019
festival teatrale dell'acquedotto 2018

GENOVA – Partito nei giorni scorsi il crowdfunding del Teatro dell’Ortica per finanziare il Festival Teatrale dell’Acquedotto, giunto quest’anno alla XI edizione. La più grande manifestazione culturale della Val Bisagno riparte dal basso, dagli spettatori.

“Ad oggi non sappiamo se e come saremo sostenuti dalle pubbliche amministrazioni – sottolineano dalla direzione della kermesse – ma il Festival è pronto e alle porte e dobbiamo dare certezza agli artisti e alle maestranze impegnate”. Per questo motivo, dopo dieci anni di lavoro nei territori delle periferie, l’appello rivolto a tutti i sostenitori, spettatori e cittadini è quello di compiere un piccolo gesto di “militanza culturale” per dare forza e sostegno ad un grande contenitore di eventi.

Festival teatrale dell’acquedotto 2018 (foto di Maurizio Anderlini)

Il Teatro dell’Ortica è il teatro sociale a Genova, e da oltre 20 anni realizza rassegne e spettacoli di teatro civile, eventi culturali su tematiche sociali e spettacoli per l’infanzia. Il cuore del teatro sociale sono i progetti permanenti che vedono protagonisti pazienti psichiatrici, detenuti e donne vittime di violenza.

Il Festival Teatrale dell’Acquedotto di Genova, sotto la direzione artistica di Mirco Bonomi e Mauro Pirovano, si svolgerà dall’8 giugno al 27 luglio 2019 facendo riscoprire e scoprire luoghi meno conosciuti della nostra città, oppure portando il teatro là dove di solito si svolgono normali attività quotidiane.

“Con le loro donazioni i sostenitori ci aiuteranno a far fronte alle spese di allestimenti degli spazi non convenzionali per il teatro – spiegano dallo staff del Teatro dell’Ortica – oltre alla promozione del Festival e alla gestione”. Ma non: solo i fondi raccolti serviranno ad una “valorizzazione delle zone periferiche di interesse storico e paesaggistico dei quartieri attraversati dall’evento.  In altre parole chi ci aiuterà a far sì che sempre più persone conoscano e apprezzino l’esperienza del teatro e le proposte culturali del Festival”.

Sono infatti tantissimi i luoghi della vallata che ospiteranno gli spettacoli e gli eventi del Festival: Piazza dell’Olmo, Molassana Alta, San Siro di Struppa, Cimitero Monumentale di Staglieno, Pino Soprano, Pino Sottano, Coop Valbisagno, S.s. Sacramento a Staglieno, Orti del Sertoli, Cantine Gambaro e il suggestivo borgo abbandonato di Canate di Marsiglia

“Il Festival Teatrale dell’Acquedotto vuole essere un’occasione per coinvolgere il territorio della Val Bisagno, e non solo, attorno ad un’idea di comunità teatrale itinerante, con diversi appuntamenti dedicati ai più piccini”. Dal 13 al 16 giugno, infatti, andranno in scena 4 spettacoli per i bambini con la serie de “L’Acquedottino”.

Festival teatrale dell’acquedotto 2018

Il programma del Festival “punta alla qualità e allo stesso tempo è pensato per coinvolgere anche il pubblico che a teatro non va mai, perché possa scoprirlo e gustare il piacere di uscire di casa le sere d’estate per ascoltare storie”. Gli Spettacoli, rappresentazioni e incontri per la quasi totalità gratuiti.

Un’offerta artistica varia: spettacoli teatrali itineranti, cioè eventi svolti in più luoghi e non ascrivibili necessariamente a situazioni consuete per il teatro e la rappresentazione; le stondaiate, ovvero percorsi itineranti con performance conclusiva finale all’insegna di teatro canzone, aneddoti e racconti; incontri tematici durante i quali esperti nelle materie connesse allo stile del Festival affronteranno temi specifici, quest’anno legati alla legge Basaglia e al rapporto tra sport e cultura.

Il programma completo del Festival Teatrale dell’Acquedotto 2019, giunto alla XI edizione sarà a breve consultabile sul sito del Teatro dell’Ortica, mentre a questo link si può trovare la pagina della raccolta fondi.

C.S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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