“Di Molo in Molo”, torna il percorso archeologico alla scoperta del Porto Antico

Di il 27 Marzo 2019
Paolo Mazzaron

GENOVA – Torna “Di Molo in Molo” percorso di archeologia e patrimonio industriale per scoprire le tracce di ciò che è stata per Genova l’area oggi denominata porto antico. L’appuntamento è sabato 30 marzo alle ore 9.30 in Darsena, Calata Ansaldo De Mari di fronte al Galata Museo del Mare.

I partecipanti andranno tra calate e vecchi moli alla scoperta di ciò che è stata la storia dell’antico porto di Genova, i mezzi, le attrezzature, gli edifici.

L’iniziativa è proposta dall’Associazione inGE in collaborazione con il Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni e nasce da un’intesa – firmata il 4 ottobre 2018 – che vede interesse comune quello di ricercare, conoscere, salvaguardare, promuovere e raccontare la storia della marineria, della portualità e del lavoro del porto.

Il percorso

Il percorso Di Molo in Molo racconta del porto otto-novecentesco, i suoi edifici, i mezzi e le attrezzature, senza trascurare quanto è ancora conservato della città antica. Una passeggiata fra calate e vecchi moli per vedere quei manufatti che hanno connotato la vita di lavoro e di fatica della più grande fabbrica della città; e per scoprire quanto ancora del vecchio porto è presente fra le calate e i pontili. Le tracce materiali ancora conservate possono essere il fil rouge che collega l’oggi al laborioso passato del porto, raccontando storie che non possono e non devono essere dimenticate.

(foto di Paolo Mazzaron)

Grazie all’intenso lavoro dell’Associazione inGE e degli approfonditi studi dell’autore arch. Guido Rosato – Di Molo Molo è anche guida cartacea di 160 pagine, in formato 14×20, edita da SAGEP Editori e con un prezzo di 15 Euro. La pubblicazione è stata presentata per la prima volta il 10 maggio 2018 presso La Feltrinelli Genova e può diventare un originale regalo aziendale, o un nuovo strumento di conoscenza per gli operatori portuali. La guida e il percorso sono articolati partendo dall’analisi delle operazioni che si eseguono, o si eseguivano, in un porto commerciale. Si parla, pertanto, di carico e scarico delle merci, della movimentazione, di immagazzinamento, di servizi passeggeri e della dogana, del lavoro manuale. Per ognuno di questi argomenti si offre la possibilità di cercare, trovare e vedere cosa è rimasto conservato del mondo portuale tra l’Ottocento e il Novecento. Senza trascurare quelle testimonianze che afferiscono a tempi più antichi, dai Magazzini dell’abbondanza all’Acquedotto storico, dai moli secenteschi alle Mura di mare, le cui uniche vestigia conservate sono le cortine delle Muragliette, il Baluardo e la monumentale Porta Siberia.

Il progetto

La passeggiata espande la percezione di quanto è già esposto nel Galata Open Air Museum della Darsena – la gru a mano e quella elettrica, le piattaforme ferroviarie girevoli – ed è l’occasione, per inGE, di stimolare l’ampliamento delle offerte culturali dell’antico porto che, forse, pur con tutte le belle e interessanti occasioni di svago e divertimento che offre, rischia di far dimenticare cosa è stato per Genova il vecchio porto e offuscare la memoria storica della più grande fabbrica della città. Un valore aggiunto che si affianca alle attrattive che già hanno cambiato, dal Novanta a oggi, il rapporto fra il Centro Storico e il suo affaccio sul mare. L’innovazione che ricerca inGE fa sì che non ci si limiti a un’edizione cartacea della guida, ma che si stia lavorando per pubblicare la versione inglese e per trasferire lo stesso percorso su piattaforme digitali, affinché gli approcci a quanto realizzato siano più vasti e differenziati possibile in rapporto ai potenziali utenti. Parallelamente alla divulgazione scientifica e alle attività per i propri soci, inGE sta intessendo una rete di relazioni che coinvolge enti, realtà locali, musei, guide turistiche accreditate e scuole, al fine di strutturare, a Genova, una nuova proposta di turismo culturale, che racconti e valorizzi la storia e l’identità industriali, del lavoro e d’impresa del nostro territorio.

Per info

info@inge-cultura.org

C.S.

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