“CINEPASSIONI”: LA MOSTRA SULLE REALTA’ CINEMATOGRAFICHE GENOVESI

Di il 11 Aprile 2017

 

Passione e collezionismo si incontrano in una mostra che valorizza un patrimonio artistico e culturale della nostra città che forse non tutti conoscono. Da giovedì 13 aprile al 30 luglio 2017, nella Loggia della Marcanzia di Piazza Banchi, verrà allestita la mostra “Cinepassioni. Storie di Immagini e Collezionismo”, che punta i riflettori su tre importanti realtà cinematografiche genovesi: la Cineteca D.W. Griffith, la Collezione intitolata a Stefano Pittaluga e la Collezione Cine Ciak, rispettivamente centrate sul patrimonio filmico, sulla tecnologia cinematografica e sull’oggettistica. Dal cinema prima del cinema ai più recenti sviluppi nel modo di vedere un film, una storia di cultura e di costume in tre raccolte, in larga parte mai mostrate al pubblico fino ad oggi.

 

L’esposizione é curata da Luca Malavasi con la collaborazione di Ferdinando Bonora e nasce dal desiderio di valorizzare e far conoscere le tre importanti realtà legate al cinema presenti in città. Tre raccolte, in larga parte mai mostrate al pubblico, estese dalle origini della storia del cinema a oggi, e simbolo di un collezionismo “spontaneo” che unisce ricerca storica e passione cinefila.  È di questa passione – rigorosamente plurale, come esplicita il titolo – che la mostra racconta lo sviluppo storico e culturale, interpretando la ricchezza delle collezioni attraverso un percorso che privilegia l’impatto sociale, culturale e, appunto, passionale del cinema. Fin dalla sua comparsa, infatti, esso non si è limitato a popolare il mondo di storie e immagini, tra racconto della realtà e fughe nell’immaginazione, ma ha anche modificato profondamente il modo di vedere e conoscere noi stessi e ciò che ci circonda.

 

Il rapporto tra immagini e spettatori è dunque il perno attorno al quale si sviluppa il percorso della mostra, che inizia ricostruendo, grazie soprattutto alla lanterna magica, l’origine della moderna passione per le “visioni luminose”, per continuare con la storia della tecnologia, professionale ma anche amatoriale: una storia, quest’ultima, che è testimone, tra le altre cose, del precoce desiderio di fare del cinema anche uno strumento per il racconto e la memoria personali. Dalla “pesantezza” dei mezzi di produzione si passa quindi al flusso immateriale del film e al momento della visione che, nata come rituale collettivo, sta oggi evolvendo verso nuove pratiche e nuovi modelli, più individuali e soggettivi. Chiude la mostra una selezione di oggetti da collezione ispirati a celebri film, dagli anni Trenta del Novecento a oggi: una memoria tangibile che, tra le altre cose, contribuisce a espandere l’esperienza del film e il potere dell’immaginario cinematografico. E un ideale punto d’arrivo della passione che può unire film e spettatori, e che racconta, sul piano dell’immaginario, del passaggio del cinema da dispositivo tecnologico a dispositivo sociale, da pratica industriale a prassi culturale ed emozionale.

 

La mostra è divisa in quattro sezioni: La prima sezione racconta il  “cinema prima del cinema”, con un’installazione video a quattro canali creata appositamente per la mostra e all’esposizione di “macchine della visione” come  lanterne magiche, vetrini per lanterna e camere ottiche. La seconda è interamente dedicata a una selezione di tecnologia cinematografica, suddivisa nella classica “filiera” della produzione: ripresa, edizione, proiezione. In questa sezione sono esposti macchinari sia professionali sia amatoriali, italiani e stranieri, dalle origini alla metà del Novecento. La terza sezione del percorso conduce dalla “fabbrica” del cinema al suo prodotto finito, il film, insistendo in particolare sul momento della visione. La quarta e ultima parte del percorso si concentra infine su alcune pratiche, sociali e culturali, che prolungano e “solidificano” il rapporto con il cinema: prima una piccola sezione di paratesti cartacei, che testimoniano di altre forme di passione come la cinefilia delle riviste e il divismo, e di rielaborazione dell’esperienza cinematografica nella critica. Poi un’ampia selezione di oggetti provenienti dalla collezione Cine Ciak: statue, busti, action figures, modellini, diorami, 3D recreations, giocattoli, manifesti, costumi, movie props, memorabilia, gadget e altro ancora, riferiti tanto ad alcuni film del passato quanto a blockbuster contemporanei, da Star Wars a Harry Potter, da Superman a Spiderman.

 

Orari della mostra: da lunedì a giovedì ore 13.00 – 18.00, venerdì, sabato, domenica ore 10.00 – 19.00. Biglietti: intero 6 euro, ridotto 5 euro, riduzione gruppi 3 euro (scuola e minimo 15 persone).

INFO: 010 5574836, http://www.genovacreativa.it/,  https://www.facebook.com/cinepassioni/

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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