Brolli e Baroni concludono “L’Europa Musicale” della GOG il 22 giugno

Di il 19 Giugno 2018

 

GENOVA – Venerdì 22 giugno, alle ore 17.30, presso la Parrocchia gentilizia di San Luca si terrà l’ultimo concerto del ciclo GOG “L’Europa Musicale nei Secoli XVII e XVIII”, rassegna concertistica dedicata al repertorio strumentale europeo del periodo barocco.

A concludere la serie di cinque concerti saranno Marco Brolli al flauto e Francesco Baroni al clavicembalo, con musiche di Blavet, Albinoni, Telemann e Bach.

 

Nato a Milano nel 1970, Marco Brolli (immagine di copertina) studia Flauto presso la Civica Scuola di Musica di Milano sotto la guida di Maurizio Pizzigoni. Si diploma presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia nel 1990, perfezionandosi successivamente con Maxence Larrieu. Si dedica poi allo studio del flauto traversiere sotto la guida di Karl Kaiser, Marc Hantaï, Marten Root e altri. Collabora stabilmente come solista e prima parte con i più prestigiosi ensemble di musica barocca, tra cui Il Giardino Armonico, Accademia Bizantina, La Risonanza, Imaginarium, I Barocchisti con i quali si esibisce per i più importanti festival e stagioni concertistiche internazionali. Ha al suo attivo varie registrazioni discografiche per le etichette Sony Classical, Deutsche Grammophon, Virgin, Decca, Naïve, Winter & Winter, Chandos, Teldec, Stradivarius, Amadeus e radiofoniche per WDR, RTSI, RAI, Radio France e Catalunya Música. Nel 1998 si diploma col massimo dei voti e la lode in Storia e Didattica della Musica presso la Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona con una tesi specifica sul flauto traverso. Dal 2013 è docente di Flauto Traversiere presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma e la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano. È spesso invitato a tenere masterclass di flauto traversiere e prassi esecutiva storica presso diversi Conservatori ed istituzioni musicali in Italia e all’estero.

 

Francesco Baroni, organista e clavicembalista parmigiano, è stato allievo di Francesco Tasini per
l’organo e di Bob van Asperen per il clavicembalo. Ha inciso per le case discografiche Arion, Tactus,
Naxos, Symphonia, Glossa, Brilliant, Sony, Fra Bernardo Records, ORF, Stradivarius oltre che per la Radio e la Televisione. Si interessa alla riscoperta del patrimonio musicale inedito del ‘600- ‘700 italiano curando nel 1998 i Concerti da chiesa op.II (1729) di Andrea Zani; nel 2001 l’oratorio di Francesco Antonio Pistocchi Il Martirio di S. Adriano (1692); nel 2003 la musica strumentale di Carlo Tessarini (1690-1766); nel 2013 l’oratorio Per la nascita del Redentore (1700) di Giovanni Lorenzo Lulier; nel 2014 le Pieces de Clavecin di Francesco Geminiani, il Requiem (1675) di Francesco Cavalli, l’oratorio di Natale Gesù nato (1742) di Antonio Bencini e le Cantate per Basso di Alessandro Stradella e Antonio Caldara; nel 2015 l’oratorio della Passione Il Lutto dell’Universo (1668) composto dal Principe Leopoldo I d’Austria; nel 2017 lo Stabat Mater (1728) di Agostino Steffani e la Messa Terza di Giovanni Battista Chinelli (1648); nel 2018 la Serenata di Bernardo Sabadini Po, Imeneo e Citerea. Si è dedicato anche al fortepiano inaugurando il restaurato Schanz del 1825 appartenuto alla Duchessa Maria Luigia del Museo G. Lombardi di Parma, incidendo come continuista sulla copia del fortepiano di B. Cristofori del 1726 ed eseguendo sul fortepiano Hoffmann del 1795 i Trii di Haydn per Flauto, Violoncello e Fortepiano.
Ispettore Onorario della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Parma e Piacenza per la tutela e il recupero degli organi storici, è docente di Clavicembalo e Tastiere Storiche al Conservatorio di Parma.

In foto: Francesco Baroni.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 


 

C.S.

 

Su Redazione

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